domenica 23 settembre 2012

Pici all'aglione e due nuove collaborazioni


Oggi vi voglio presentare due collaborazioni a cui tengo molto, Molino Chiavazza e la meeting-snc un'azienda che non ho mai trovato in nessun blog, anzi credo proprio di essere l'unica ad averla. Le presento insieme perché stanno bene insieme, una produce farina, l'altra produce oggetti per lavorare la farina. 

La Meeting, azienda specializzata nella lavorazione del legno. 
E successo quasi per caso. Avevo bisogno di una spianatoia piccola per fare cose piccole, più maneggevole della solita spianatoia grande per la sfoglia, sono andata in un supermercato che vende anche queste cose e ne ho trovata una che mi piaceva, andava bene, arrivata a casa ho guardato sul sito di questa azienda e l'ho trovata interessante, mi sono piaciute  le cose che produce, il tipo di legno che utilizza,  prodotti belli, ben fatti e molto utili, allora ho deciso di scrivere per proporre una collaborazione. Hanno, accettato e mi hanno mandato a casa tantissime cose che a me piacciono molto, sono stati generosi dico la verità e si meritano tutta la pubblicità che gli farò perché hanno dei buoni prodotti.


Meeting lavora nel pieno rispetto dell'ambiente e delle persone, producendo in Italia senza sfruttamento minorile e nel pieno rispetto delle regole per l’ambiente.


Quello che vedete sopra è uno stendipasta, un attrezzo utilissimo per far asciugare la pasta lunga, appena fatta, per evitare che si appiccichi, faccio un piccolo inciso. La mia nonna materna che veniva da Cortona ed era una cuoca eccezionale, faceva praticamente tutti i giorni fettuccine e pici , e ne faceva tanti, cosicché aveva il problema di farli asciugare e, io ricordo, sebbene piccola delle canne di bambù appoggiate alla parte alta delle sedie e sopra le fettuccine ad asciugare, di conseguenza io trovo lo stendipasta utilissimo. 
Poi ci sono i forchettoni di legno, sempre per la pasta lunga, una spianatoia di quelle grandi, una mattarello molto bello, di un legno molto stagionato, il mattarello è molto importante per stendere la sfoglia, tanti piccoli accessori, come mestoli, sottopentola, e taglieri, un bellissimo tagliere in un unico pezzo di legno, non sono facili da trovare, di solito sono incollati e un portapane, anche questo in legno naturale, dove conservare il mio pane appena fatto, si mantiene senza incartarlo, io lo metto lì dentro senza nulla e rimane così per diversi giorni. Insomma sono rimasta proprio contenta della meeting è una buona azienda


L'altra azienda che vedete in fotografia non ha bisogno di presentazioni è conosciuta ai più, a chi ama impastare, a chi piace fare i dolci a chi fa la pasta: parlo delle farine del Molino Chiavazza.
Le farine classiche, io quelle uso, faccio il pane e uso le farine di grano tenero sempre la 0, il pane migliore viene con questa farina, io la uso anche per fare i dolci, mischiata a quella integrale le mie crostate sono molto più interessanti. Comunque le farine del Molino Chiavazza sono ottime farine che danno buoni risultati, si vede da quesi Pici all'aglione. Qui ho mischiato una semola rimacinata con una zero, sono venuti dei pici stupendi, duri e saporiti.
Quando faccio il pane e ho bisogno di lunghe lievitazioni mi affido alla Manitoba, una farina di forza, come vengono definite e farine con una percentuale più alta di proteine, adatte a reggere lievitazioni più lunghe senza far collassare gli impasti.


Due parole anche per i pici: qui, sempre nel mio blog, trovate i cenni storici e la ricetta di come farli, comunque ho utilizzato:


Ingredienti:
500 grammi  di farina 0 (io Molino Chiavazza 0)
200 grammi di semola rimacinata(io Molino Chiavazza - Semola rimacinata di grano duro)
2 uova biologiche
olio evo
sale
acqua q.b. per un impasto abbastanza duro
Ho impastato tutto a mano, l'impasto deve essere duro e va lavorato abbastanza fino a che non risulta liscio. Messo a riposare l'impasto alcune ore, ripreso tirate delle sfoglie piccole e abbastanza alte, tagliato delle striscioline e da queste ho iniziato ad "appiciare" cioè arrotolare, stendere come per fare degli spaghetti, infatti sono spaghetti molto grossi e molto irregolari. fateli asciugare nello stendipasta della meeting che trovate qui e poi conditeli con il sugo all'aglione, fatto con pomodori freschi o pelati a pezzetti,  4/5 spicchi di aglio schiacciati e messi nell'olio,senza farli diventare biondi metteteci subito il pomodoro, fatelo cuocere  minuti ed è pronto, io dopo spento ho messo tanto basilico.
























11 commenti:

  1. Complimenti per le due nuove collaborazioni e complimenti per la pasta.Se non sbaglio i pici corrispondono ai troccoli di un'altra regione d'Italia (non ricordo quale in questo momento).
    Tempo fa feci i troccoli ma non ho ancora postato la ricetta.
    Brava come sempre,buona domenica a te.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie carissima, no i troccoli sono diversi, sono fatti solo di semola rimacinata, tieni presente che mia nonna li faceva solo di farina 0 e acqua,poi i troccoli sono più quadrati, i pici sono fatti solo a mano e sono rotondi, degli spaghettoni grossolani, ma grossi...un bacio

      Elimina
  2. Hai ragione Tamara,sono dei prodotti davvero fantastici,grazie per avermeli fatti conoscere!Che dire di quei pici,oltre ad essere belli da vedere,lì stesi ad asciugare,sono favolosi.Li ho mangiati una volta e ne ho un ricordo golosissimo!!Un bacione cara e buonissima domenica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie Damiana, sì i prodotti della Meeting sono davvero buoni, li o trovati come ho scritto, lo stendipasta, è utilissimo, quando faccio le fettuccine ho sempre il problema d come asciugarle e tu vedessi il matterello, è di un legno eccezionale...i pici sono i pici...un bacio

      Elimina
  3. Avrei bisogno anch'io di questa attrezzatura e' bellissima. parlando dei tuoi picci sono invitatissimi, li adoro.
    Buona domenica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sì è un'ottima azienda, con buoni prodotti, vai nel sito a vedere...un bacio

      Elimina
  4. wow fantastica la tua ricetta e anche quel utensile per asciugare la pasta
    grazie per avermi suggerito queste aziende chissà non provi a contattarle anch'io con il tuo permesso ovviamente ;-)
    a presto rosa

    http://kreattiva.blogspot.it/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie Rosa, i pici fanno parte della mia infanzia...un saluto

      Elimina
  5. Complimenti Tamara per le collaborazioni, quell'attrezzo per stendere la pasta mi piace da morire!!! E complimenti anche per i pici, pensa che io figlia di un pratese e nuora di una umbra di Castiglion del Lago dove tutti, anche i sassi, fanno i pici a casa da sola non li ho mai fatti, ho sempre solo aiutato chi li preparava! Una zia di mio marito poi li appiccia a matassa tirando i pici direttamente dall'impasto senza tagliare le striscioline, un incanto guardarla! Debbo decidermi, vedere i tuoi mi invoglia proprio!! ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Resy anche mia nonna era di quelle parti, anzi di Cortona, ma a Castiglion del Lago ci sono ancora parenti, che io non conosco, ma ci sono...sì lì tutti fanno i pici e anche come descrivi tu, io non sarei capace, bisogna essere dei maestri, mi piacerebbe tanto vedere però, io li faccio così a mano, questa volta ho messo anche la semola rimacinata, ma li preferisco solo con farina 0 e acqua e un uovo altrimenti non stanno assieme...un abbraccio

      Elimina
  6. Esatto Tamara, anche le massaie umbre che conosco usano la farina 0 e un uovo, ma mi raccontano che era un lusso una volta, spesso dovevano arrangiarsi senza. Quando li vogliono arricchire fanno un sugo d'oco o col cignale (come dicono loro) da leccarsi i baffi!!!La cucina del Trasimeno è molto più simile a quella di Cortona che non a quella del resto dell'Umbria, non a caso l'autore di "Una rotonda sul mare" vedeva da Cortona una rotonda del Trasimeno dove si ballava!!! Buona giornata

    RispondiElimina

Lascia pure una tua impressione, un commento, dai un giudizio sulla ricetta appena vista, mi farai piacere. I commenti anonimi o offensivi verranno cestinati