martedì 22 gennaio 2013

ACQUA COTTA




La Storia
L’Acqua Cotta della mia nonna, diversa dalle tante che si trovano in tutta la Toscana, molto più semplice. Senza funghi, senza salsiccia, senza pancetta, con le verdure "sull'uscio" come si diceva una volta, cioè appena apri la porta che dà sull'orto, le trovi.
Questa è la ricetta dell'Acqua Cotta, della mia nonna materna, la nonna che cucinava benissimo, qualunque cosa, i suoi pici erano la fine del mondo, quando lei "appiciava" era un piacere guardarla ed io la guardavo ed ho imparato a fare i pici, i suoi arrosti, unici, e quei gesti, che si ripetevano da decenni, e lei non era mai stanca, aveva un sorriso per tutti, un abbraccio, un bacio. Io le volevo molto bene, mia nonna era una donna dei primi del novecento, ma aveva idee molto moderne, amava il mondo, amava i giovani, era felice quando sapeva che andavamo fuori dall'Italia, o in vacanza o per lavoro, era felice perché sapeva che stavamo bene. Lei aveva cresciuto tutti i nipoti, tutti noi, la sua casa era al centro dell'isolato e tutti o al mattino per la colazione o per il pranzo o per la merenda ci capitavamo e lei sempre felice di vederci, ci sfamava con pane e pomodoro, pane vino e zucchero, che merende meravigliose, 
LAcqua Cotta era un mangiare molto povero che preparavano i mandriani durante le lunghe attese guardando le bestie che pascolavano, o quando le portavano d'estate e mangiare erba fresca nelle zone del Casentino, oppure i carbonai quando andavano nei boschi a fare le carbonaie e stavano fuori diversi giorni, tutti si portavano dietro olio sale un pezzo di pane che già non era morbidissimo, carne secca e un pezzo di baccalà ovviamente secco. Poi quando era ora di mangiare mettevano nell’acqua un mazzo di erbe trovate al momento nei campi, ci buttavano dentro il soffritto di pancetta e cipolla e poi il baccalà e le patate. Questo è quanto riporta Leo Codacci nel suo libro “Civiltà della tavola contadina” che parla di quel pezzo di Toscana, la Maremma appunto, oggi ricercatissima da un turismo molto esigente, ieri terra di malaria, terra aspra e dura, Maremmamara appunto. E poi c'erano le donne che restavano a casa e dovevano dar da mangiare ai figli, che erano sempre tanti, e così andavano nell'orto dietro casa e prendevano le poche erbe e le mettevano nell'acqua e ogni tanto, quando si salvavano dalle razzie quotidiane di padroni senza scrupoli, ci mettevano anche qualche uovo. Fin qui la storia, della mia nonna e della Maremma. 
Adesso vado a raccontarvi la mia ricetta, è certo che è solo mia, se ne trovate una uguale, vuol dire che è stata copiata. Fatela, e se volete pubblicarla, citate la fonte.

Ingredienti:

1 etto di sedano a testa, (se ci sono 10 persone sarà 1 chilo così per le altre cose)
1 cipolla grande bianca a testa, se è tempo usate quelle schiacciate grandi, altrimenti le 

   dorate
1 etto di coste a testa, per le coste prendete le bietole quelle grandi e usate solo la parte inferiore
carote, le carote si mettono solo per un effetto ottico, 1 se si è in pochi, 3-4 se in 10 o più
1 barattolo di pelati piccolo o grande a seconda della quantità di verdure o pomodori freschi, o una buona passata

sale e pepe
1 uovo a testa, io bio


Prendete un tegame dai bordi un po' alti, metteteci dell'olio extravergine di oliva, due spicchi di aglio schiacciati, fateli imbiondire e poi toglieteli. Dopo aver lavato accuratamente le verdure, cominciate a tagliarle a tocchetti e mettetele via via nel tegame, iniziate con le verdure più dure, il sedano, e continuate molto lentamente in modo che le stesse si appassiscano, vedrete infatti che all'inizio riempiranno il tegame e quando inizieranno a perdere acqua diventeranno poche poche. Una volta finito mettete un piccolo barattolo di pelati schiacciati con la forchetta o passati, in estate potete mettere pomodori freschi, ricoprire il tutto con acqua bollente, regolate il sale e mettete il coperchio. Un'ora di cottura a fuoco medio basso, le verdure devono essere cotte ma non spappolate...a fine cottura rompete un uovo a testa (deve rimanere intero) dentro l'acqua cotta. L'uovo si cuocerà subito e potete iniziare a fare i piatti. Se qualcuno vuole mettere del pane abbrustolito va bene, mettete un ramaiolo abbondante di verdure e sopra l'uovo. Una generosa macinata di pepe e un giro d'olio....una delizia.
Questa è la mia ricetta del cuore, l'Acqua cotta della mia nonna.



                        Con questa ricetta partecipo al contest di Pane, burro e Marmellata



37 commenti:

  1. adoro le ricette della tradizione!!!grazie per averla condivisa con noi...un saluto..

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  2. Deliziosa la tua versione. Buona giornata Daniela.

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    1. anche tu hai una tua versione Daniela,mi piacerebbe conoscerla, io adoro l'acqua cotta...ciao

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  3. Buonissima! Anche la mia nonna la faceva simile con un pò meno pomodoro, ma così semplice e gustosa come solo lei riusciva a fare

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    1. ormai faccio tutto a occhio e ne è andato un po' di più di pomodoro, ma era una passata biologica allungata con acqua, molto leggera, è divina, tu la fai vero?

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    2. Ma con più salsa è più buona e saporita :)
      Si, la faccio così come lo fai tu, semplice come quella di una volta, con il minimo indispensabile. Il babbo di mia nonna era di Scansano e lei lo ha imparato a fare lì

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  4. le nonne le teniamo nel cuore e le facciamo rivivere nei loro profumi,la mia odorava sempre di basilico. Ottima ricetta, da provare. Buona giornata!

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    1. cara Maria, la mia cucinava da dio e anche mia madre e tutte le zie, è una famiglia di gente che sa cucinare, ed io ho cominciato presto ad imparare, è giusto che le ricordiamo così...

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  5. mi ricorda tanto quella della mia mamma...ricette che non tramontano mai!

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    1. che bello Raffy, la fa anche tua madre? ce l'hai nel blog? io adoro vedere le mie ricette preferite fatte in vari modi...baci

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  6. Non l'ho mai mangiata. Sono belle queste ricette che con poco si creava dei piatti buonissimi.

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    1. è vero, le verdure avevano un sapore diverso, e poi non esistevano le arance ad agosto, le fragole a dicembre e le, famose, zucchine a gennaio...

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  7. L'uovo fatto così lo faccio con una zuppetta di carciofi e patate ma l'acqua cotta deve essere una meraviglia,non la conoscevo e mi segno subito la ricetta.
    Brava la mia amica Tamara!!!!

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    1. al nord fanno la zuppa lombarda, sempre con l'uovo, ma l'acqua cotta nasce senza uovo, perché non sempre c'erano, e quando il momento lo consentiva aggiungevano l'uovo...

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  8. complimenti per la ricetta che ha proprio il profumo di una terra meravigliosa come la tua. Mi fa piacere capitare per la prima volta qui da te, leggendo la storia della tua famiglia. è stato un piacere, a presto. eleonora
    http://eilbasilico.blogspot.it/

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  9. quanto mi piacciono questi post carichi di storia e nostalgia...
    non ho mai mangiato l'acqua cotta ma mi ispira da matti... :)
    un bacione!!!

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  10. mi sembra di sentirne il profumo...deliziosa la ricetta della tua nonna..
    qui facciamo una zuppa con l'uovo simile ma non uguale!!
    a prestoTam..ciaoooo

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    1. ciao Enza, provala e rimarrai affascinata dal suo sapore, unico... grazie

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  11. La faceva anche mia nonna molto piu` a sud la chiamava ...acqua pazza ed io la chiamo ancora cosi`
    francesca

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    1. ma all'acqua pazza io faccio la spigola, acqua pazza perché contiene tante verdure, però è diversa, qui ci sono solamente determinate verdure e tutte bianche, solo una carota per l'effetto cromatico...

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  12. eh le nonne, mia fatto pensare alla mia.. non conoscevo la storia di questo piatto, si un piatto povero, ma non sapevo il perchè :) c'èsempre da imparare :) comunque è un ottimo piatto con verdure e proteine, perfetto direi, mi piace, ciao cara!

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    1. sì tocca a noi portare avanti i ricordi altrimenti si perdono, io ero molto attaccata a mia nonna e mi piace ricordarla attraverso le sue ricette, che lei amava...

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  13. Un piatto splendido di antica tradizione toscana!!! Complimenti tesoro, un bacio e buona serata

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  14. Ciao!
    Siamo mamma e figlia con la passione per la cucina e giusto da poco abbiamo aperto il nostro piccolo spazio online!
    Ti seguiamo volentieri, ci farebbe molto piacere se passassi a trovarci anche tu!
    Noi continuamo a seguirti , ci piacerebbe condividere con altre persone il nostro hobby!
    Un bacio ♥
    Polvere Di Cacao | Food Blog

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  15. Splendido piatto della tradizione, simile ai nostri Panicotti, piatti appunto della tradizione contadina e pastorale della Murgia, dove spesso si aggiunge anche l'uovo, eventualmente strapazzato abbondantemente con pecorino

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  16. Ciao cara, sono felice che tu abbia deciso di partecipare al nostro contest con questa ricetta così importante per te... tra le righe è rappresenta tutto il cuore che c'è dentro! E' bellissima, la rifarò di sicuro appena ho un pò di tranquillità!
    Tani bacioni :-*
    Ago

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  17. la prima volta l'ho mangiata a Capalbio e l'avevo ordinATA PER CURIOSITà DEL NOME, 30 ANNI FA...POI HO IMPARATO A FARLA...QUEST'ANNO L'HO RISCOPERTA ED è NEL MIO MENù PER LE CENE CON GLI AMICi...è BUONISSIMA E SEMPLICE E ANTICA
    MERAVIGLIOSA...
    MELA

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  18. Ciao, piacere di conoscerti. Io sono nata a fIrenze. Da buona amante della cucina ho sentito tante volte parlare dell'acqua cotta ma credo che sia un piatto più tradizionale del grossetano o della Maremma quindi ahimè, non l'ho mai assaggiato. Ti faccio tanti auguri per il contest, perchè è veramnete una ricetta di cuore. Tanti baci e a presto

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  19. Conosco molto bene l'acqua cotta e riconosco mia nonna nella descrizione della tua!!!!(scusa il giro di parole!!!)
    Ho origini maremmane,Farnese x la precisione e trovo che sia uno dei posti + belli al mondo dove si puó trovare arte,cultura,cicina eccellente e scenari incantati.....grazie x avermi fatto 'respirare' 1po d'aria di casa!! Gaia

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  20. Meravigliosi i piatti della tradizione! :-) bello il tuo blog :-D mi unisco ai lettori fissi! se ti va pasa a trovarmi ;-) a presto

    Federica :-)

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  21. sempre affascinanti le ricette della tradizione familiare.
    in bocca al lupo per il contest
    ciao ficoevua

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  22. Bella ricetta, adesso la provo. vi faccio sapere fra un pò.

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  23. Bella ricetta. Stasera la provo e poi vi dico!

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