lunedì 28 giugno 2010

Ribollita


La Ribollita è una delle varie zuppe toscane. È la signora delle zuppe, al suo interno ci sono tutti i sapori della Toscana e quando vi dicono "minestra di pane che domani diventa ribollita" non credeteci, la minestra di pane ha una sua ricetta, la ribollita ha la sua, come la zuppa della Val di Chiana, sono tutte diverse, i sapori sono ben distinti però hanno tutte una particolarità: hanno dentro poche verdure, non sono un misto come i minestroni con 20, 30 verdure, ce ne sono appena 4,5 di verdure e quasi tutte bianche (a parte il cavolo nero). Dicono che si chiama ribollita perché si fa oggi e nei giorni a seguire si mette e si rimette in forno e diventa ribollita...non conosco la storia vera, ma conosco la ricetta e vi consiglio di provarla. Avevo rimandato questa ricetta ad ottobre-novembre, comunque nei mesi invernali, perché il cavolo nero era finito, poi è arrivato il cavolo nero dall'Abruzzo e sembrava, dai banchi del mercato, che mi chiamasse per farsi comprare ed io non ho resistito, ho ceduto. Prima di tutto ho fatto il pane toscano, perché la Ribollita non si può fare con altro pane, verrebbe una pappetta morbida e appiccicosa, metto solo la fotografia perché la ricetta l'ho già postata e se qualcuno decidesse di farlo (il pane) può andare qui. Ho trovato anche i fagioli cannelli freschi che sono indispensabili. Adesso vado a scrivere la ricetta e l'esecuzione.


                                          la fotografia del pane toscano

Ingredienti:

1kg di fagioli cannellini freschi
300 grammi di cavolo nero
100 grammi di verza
80 grammi di olio evo
1 litro e mezzo (circa) di brodo vegetale
2 cipolle bianche
1 carota
1 sedano
1 porro
1 pomodoro
aglio, rosmarino, timo, pane raffermo toscano, parmigiano

Tritate le cipolle con l'aglio e fatele rosolare in una casseruola con l'olio (io per queste ricette uso il coccio). Quando è biondo unite i fagioli sgranati, il pomodoro, la carota, il porro e il sedano tritati finemente. Aggiungete il brodo, sale pepe e fate cuocere a fuoco basso per circa un'ora. Quando i fagioli sono cotti prendete il cavolo nero, spezzettatelo grossolanamente e mettetelo nel tegame, girate coprite e lasciate cuocere.
In una padellina mettete olio, aglio, rosmarino, timo, e fate soffriggere e quando tutti gli ingredienti sono dorati, mi raccomdando non li bruciate!, filtratelo sulla zuppa. In una pentola di coccio mettete le fettine di pane toscano a strati con la zuppa e il parmigiano. Fate gratinare in forno a lungo, più di mezzora.....un giro d'olio e raccontatemi poi com'è!!!

                                        Come deve essere tagliato il pane....



7 commenti:

  1. e me lo posso immaginare com'è!! la mangiai una volta in un ristorante toscano ma sono certa che la tua sarà decisamente migliore... un abbraccio

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  2. Me lo immagino e sogno il sapore meraviglioso di questa ribollita! Qui purtroppo il cavolo nero non c'è...ma me ne ricorderò nel prossimo viaggetto autunno-invernale che farò in patria!

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  3. Ciao ragazze...è venuta veramente buona...Ornella quando vieni in inverno, compri il cavolo nero te lo porti e poi lo congeli, io di solito lo faccio, perché anche a Roma si trova pochissimo...salutoni a tutte...

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  4. certo che ci sei ora ti metto su tutti i miei blog
    http://lacucinadiantonella.blogspot.com/
    http://ilfavolosomondodoninienana.blogspot.com/
    http://antonella-lacasettadicioccolato.blogspot.com/
    ti aspetto baci

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  5. Spero che dalle parti di Vicenza ci sia questo cavolo...c'è un premio per te ne nostro blog.Cari saluti

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  6. Ornella sicuramente al nord si trova, in caso contrario mi impegno a spedirtelo...grazie del premio, sono emozionata è il primo!!!come posso copiarlo? salutoni...

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  7. Questa ribollita si trova in quasi tutti i ristoranti toscani,naturalmente non buona e studiata nei particolari come la tua! io infatti la mangio spesso a casa ,a Montalcino,preparata da una mia collaboratrice domestica molto approssimativa nelle dosi .Perciò a volte le riesce bene,altre volte no.Proverò a seguire personalmente la tua ricetta ,senza intermediari,e ti dirò le mie impressioni.

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