venerdì 7 settembre 2012

La stiaccia con l'uva (ovvero: la schiacciata con l'uva, o schiaccia briaca)


Ripubblico la ricetta con le foto dell'anno passato, l'altro giorno l'ho fatta ma è sparita in 10 minuti senza poterla fotografare, comunque è identica, io faccio sempre quella di mia nonna.

Il titolo del post è volutamente toscano, il dolce però, simile, si fa anche da altre parti d'Italia e comunque non solo a Firenze, come alcuni pensano, ma in tutta la Toscana. È un dolce che si fa solo per alcuni mesi, fin quando esiste l'uva nera. Io amo molto la schiaccia con l'uva nera, perché mi ricorda l'infanzia, da noi era presente in tutti i forni e la faceva anche mia nonna, era buonissima, anche perché l'uva era quella della pergola dietro casa, la farina appena comprata al mulino, il lievito quello madre, ovviamente aveva un sapore diverso.

Ingredienti

1 chilo abbondante di uva nera (mettetela in forno ad appassire, fuoco medio 1 ora)
400 grammi di farina (io ho fatto metà manitoba e metà 0)
zucchero semolato
25 grammi di lievito fresco 
acqua per impastare
1 cucchiaino di sale









Per prima cosa ho fatto un lievitino impastando lievito, acqua e 50 grammi di farina, e messo a lievitare per alcune ore coperto, l'ho poi ripreso ed aggiunto il resto della farina, 4 cucchiai di zucchero semolato, 1 cucchiaino di sale ed ho impastato nuovamente tutto assieme, lavorando non tantissimo, ho fatto una palla che ho ben unto con olio evo e messa a lievitare per alcune ore, deve raddoppiare. Quando l'impasto è pronto dividetelo in due parti, una più piccola, e stendetelo. Mettete della carta forno in una teglia, ungetela bene con olio, stendete il pezzo più grande e mettetelo nella teglia, accomodateci più della metà dei chicchi di uva (ricordatevi di metterli in forno ad appassire) schiacciandoli un po' per farli penetrare dentro la pasta, una spolverata di zucchero, poi coprite il tutto con l'altra pasta tirata come la prima, sigillate bene i bordi, per non far uscire il succo dell'uva, metteteci sopra gli altri chicchi, spolverate con lo zucchero semolato, due cucchiai e un abbondante giro di olio evo. Infornate a 240°C per 45 minuti, dopo 20 minuti abbassate il forno a 200 altrimenti si colora un po' troppo. È un dolce molto semplice, ma delizioso...odora di infanzia (per me!) di quando le nonne il pomeriggio ci preparavano la merenda con pane zucchero e vino...chi lo fa più?



guardate il succo dell'uva che cola quando si taglia

11 commenti:

  1. Ho già cominciato a vederla in giro. Chissà se ques'anno mi deciderò a farla finalmente. Da tanti anni che sono a Siena l'ho assaggiata una sola volta e mai fatta in casa. E' stupendamente invitante quel succo che cola. Un bacio, buona settimana

    P.S. ma se mi decido, a comprare l'uva ci vado da sola. L'omo lo lascio a casa =))!!!

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  2. Sai che non l'ho mai assaggiata? Ma anche mia nonna mi preparava la stessa merenda: pane, zucchero e vino!! E poi mi ricordo quei grappoli d'uva che prendevo dalla vite così neri che macchiavano le mani...Qui, quella che definiscono uva nera, è con gli acini molto grossi e sembra rosata! Complimenti cara Tam la tua schiaccia mi ingolosisce oltre misura stamattina! Un abbraccio e buona giornata

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  3. Non l'ho mai assaggiata, e si che il marito toscano...vediamo se riesco a farla e gli faccio una sorpresa :-)

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  4. Sì Ornella quei ricordi sono bellissimi, ma quell'uva non esiste più forse non viene prodotta o ci fanno il vino e anche qui l'uva nera è come dici tu rosata...non avendo una vigna dobbiamo accontentarci...i miei ricordi vanno anche all'uva che mangiavo neòlla spiaggia di Santorini...però era bianca...un abbraccio

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  5. Ciao Araba!!! fagliela questa sorpresa...vedrai che ti ringrazia e poi è veramente facile, in effetti è una pasta di pane con l'olio, e tanta uva nera....piace tantissimo a mio marito che non è toscano ed è uno a cui non piace nulla.....un abbraccio

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  6. Federica, fai bene a lasciarlo a casa!!! ma la schiaccia fagliela è troppo buona...io andrei a mangiarmela in piazza del campo a sedere in terra....baci

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  7. Conosco questa ricetta ma non l'ho mai assaggiata...certo che l'aspetto è molto invitante!!! mi sa che ci faccio un pensierino!!! un bacione e buona serata e complimenti!!! :-))

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  8. Mi hanno messo a dieta il mio medico e la ragione ma questa la voglio fare per sentire il sapore di una volta. Da piccolo a volte mangiavo uva col pane fatto in casa non sarà la stessa cosa ed è per questo che un pecatuccio spero mi sarà perdonato.

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  9. CHE BUONA!! L'ho assaggiata una volta e mi dissero anche a me che l'uva nera di una volta, era tutta un'altra storia!!

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  10. hai fatto bene a dare il nome al post in toscano, è giusto rendere omaggio così alle ricette regionali, io non l'ho mai fatta ma ne ho mangiata una buonissima a Grosseto anni fa e ancora me la ricordo. Un bacione

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  11. Mi incuriosisce moltissimo questa tua schiacciata....è da provare.

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