Tanti anni fa, sul quotidiano Il Messaggero di Roma, era buona abitudine pubblicare in alto, subito dopo il nome del giornale, una ricetta che apparteneva alla vecchia cucina romana che si mischiava con la cucina ebraica. Spesso queste ricette erano del famoso Livio Jannattoni, esperto di cucina e di cucina romana. Ne ho viste di ricette, ma a quei tempi non pensavo che le avrei dovute conservare, le leggevo, le provavo volentieri e poi basta.
Una di queste ricette, che ricordo con grande piacere, è l'indivia riccia e alici in forno e anche questa fa parte della cucina ebraica. La ricetta diceva di prendere l'insalata, romperla in due pezzi metterla, senza accomodarla, in una pirofila e metterci sopra le alici...e come veniva, veniva...
Ingredienti:
un cespo di indivia riccia
500 grammi di alici senza lisca (io le ho pulite da sola)
sale, pepe, olio evo
poco pangrattato da spolverare sopra
Lavare l'indivia e metterla a scolare, dovrebbe essere asciutta quando si mette nella pirofila, pulire le alici e accendere il forno a 200°, il forno deve essere caldo per evitare che l'insalata faccia uscire la sua acqua, se è molto caldo si blocca.
Mettere un po' di olio nella pirofila, prendere una parte di insalata e romperla con le mani in due pezzi, accomodarla, mettere sale e pepe e aggiustarci le alici, ancora insalata, sale, pepe, olio e alici, per ultimo pangrattato e un giro di olio. Ovviamente dipende da quanti siete, io l'ho fatto per due, tenete presente che quando ho messo l'insalata, la pirofila era piena fino al bordo, dopo cotta è rimasta un centimetro. Infornatela, come ho detto prima a 200° per 15 minuti non di più, le alici si cuociono subito, l'indivia pure, altrimenti si secca. E' un piatto eccezionale, ha un gusto unico, l'amaro dell'indivia viene fuori delicatissimo. Sono contenta di essermela ricordata.
E sono contenta anche io che tu l'abbia postata, cosi' appena ricompro le acciughe posso provarla!
RispondiEliminamamma mia che goduriaaaaaaaaa...ottimo piatto!!
RispondiEliminamolto molto interessante..grazie per averla postata...ciao e buona serata
RispondiEliminabuonissima.....anche nella cucina napoletana c'è qualcosa di simile...bravissima!!
RispondiEliminaBuona Pasqua!!
Mi piace ,bella variante per cucinare le alici!
RispondiEliminaBravissima baciotti
Anna
Si si, mi piace!! Indivia riccia (scarola per me) e alici....buonissimo connubio.
RispondiEliminaBacioni
E' davvero una ricetta semplice ma originale. Da provare.
RispondiEliminaCatino il termine 'senza accomodarla'.
RispondiEliminaMia zia si chiama Alice, quando era giovane ando' a fare la servetta a Roma, (come mia madre e tante altre ragazze venete). Poveretta quanto le hanno riso dietro!
Buona settimana
A.
eh no... stavolta mi prendi di sorpresa...questa non la conoscevo affatto anche se le alici con il pangrattato al forno, ma con un filino di caeto sono parte delle ricette famose della mia mamma e nonna. questa è favolosa, interessante e definitivamente da provare.
RispondiEliminabacioni
Grazie per eesrti ricordata di questa ricetta.
RispondiEliminaMi piacciono tutti questi ingredienti e proverò a farla.
Abbracci
Il confine tra la cucina ebraica e quella romana è tanto sottile che si confonde. Buonissima questa ricetta, sarà che amo le alici e l'indivia riccia. Un saluto.
RispondiEliminaQuesto piatto è molto particolare, mi incuriosisce molto proverò a farlo!!!
RispondiEliminaComplimenti per la bellissima fioritura e un salutino ai tuoi piccoli dolcissimi!!!
Buona giornata
Meno male che hai buona memoria :D una leccornia!
RispondiEliminaProverò a farlo anche io, mi piacciono molto le alici e con l'indivia non avevo mai provato; non mi ricordavo questa usanza del Messaggero, spero la ripropongano. Un abbraccio
RispondiEliminauna ricetta sfiziosa, a me piace molto, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminagrazie Silvia, è una delle ricette romane che più amo
Eliminaun piatto che non conoscevo! vorrei provarla visto che adoro le alici!
RispondiEliminaNon è un piatto molto conosciuto fuori da Roma, è una vecchia ricetta della cucina ebraica, è molto buona...
EliminaUna ricetta sfiziosa da provare al piu' presto.Buona giornata Daniela.
RispondiEliminate la consiglio...ciao
Eliminaquesto era uno dei piatti forti di mia nonna, una vera prelibatezza!! un abbraccio cara Tamara e buon pomeriggio
RispondiEliminaimmagino, era infatti una ricetta conosciuta dalle nonne, adesso credo che solo al ghetto qualcuno se la ricordi, io la faccio perché amo le alici...baci
Eliminadeve essere veramente molto saporita questa ricetta! grazie
RispondiEliminaè unica, bisogna solo mangiarla...ciao
EliminaE' una preparazione stupenda. Guardando le foto mi sembra di sentirne il sapore
RispondiEliminaGrazie, piacere di conoscerti...è uno dei piatti della roma ebraica, piatti che sono entrati a far parte della cucina romana, anche se non sono romana, amo molto questi piatti che fanno parte delle due tradizioni che nei millenni si sono fuse, come i carciofi e tante altre preparazioni di verdure...ciao
Eliminache bella ricetta, davvero molto appetitosa^^ tua nuova follower se ti va segui anche tu il mio blog mi trovi qui http://lacreativitadianna.blogspot.it/ ciao e a presto^_^
RispondiEliminabella davvero , adoro il pesce azzurro, provo di certo quest'ottima versione =) ciao cara
RispondiEliminaHai ragione , la cucina Ebraica affascina anche me, anche se pone dei limiti, come la regola che vieta la mescolanza di carne e latte .
RispondiEliminaAnche a me è dispiaciuto che tu non fossi nel World bread day.
Ciao Anna
e io sono molto contenta che tu l'abbia postata perchè al più presto laproverò, mi interessa approfondire la cucina ebraica, soprattutto di origine italian!
RispondiEliminaun caro saluto
dida